giovedì 18 dicembre 2014

Non è che non si fa una mazza....

Tired
Si. è da una vita che non scrivo mezzo articolo, continuo a creare bozze e le metto li, "dopo le finisco"....
Forse, se avessi calcolato quanto tempo e impegno ci vuole per mantenere attivo un blog avrei evitato di cimentarmi in questa impresa ma ora siamo in ballo e "mollare" non rientra certo nelle mie corde.
Sfrutterò il periodo di vacanze natalizie per raccontare, anche se con un ritardo a dir poco vergognoso, la mia avventura al Garmin Trio Forte che ancora oggi mi fa tanto girare le palle e finalmente pubblicare le due giornate di corso di progettazione e costruzione di telai bdc su misura.
Insomma, per chi ne avrà voglia, a presto on line e per chi non ne avrà voglia,.... beh ti voglio bene lo stesso!

Training nuoto 17/12

Training nuoto 17/12


1 x 400 Warm up L1 

10 x 50 Pull Buoy L3 R15"
2 x 800 L2/L3 R60"
2 x 150 Pull Buoy L3 R15"
1 x 200 Def.


Totale 3000 mt

Livelli:

  • L1 = bassa intensità, essere in grado di "chiacchierare" senza problemi
  • L2 = intensità moderata, essere in grado di pronunciare correttamente frasi brevi
  • L3 = intensità media, essere in grado di pronunciare correttamente poche parole
  • L4 = intensità alta, impossibile parlare correttamente
  • L5 = intensità massima, lavoro fuori soglia senza risparmiare nulla e silenzio assoluto
Have a good training!

mercoledì 29 ottobre 2014

Nuoto 29/10/2014

Training nuoto 29/10


1 x 400 Warm up L1 

8 x 50 L3 R15"
1 x 400 pull Buoy L3 R20"
1 x 400 L3 R20"
1 x 400 pull Buoy L3 

3 x 100 L4/L5 R15"
1 x 150 gambe tavoletta 

Totale 2450mt

Livelli:

  • L1 = bassa intensità, essere in grado di "chiacchierare" senza problemi
  • L2 = intensità moderata, essere in grado di pronunciare correttamente frasi brevi
  • L3 = intensità media, essere in grado di pronunciare correttamente poche parole
  • L4 = intensità alta, impossibile parlare correttamente
  • L5 = intensità massima, lavoro fuori soglia senza risparmiare nulla e silenzio assoluto
Have a good training!

sabato 25 ottobre 2014

Bambini si....ma alla grande!!

Non smettiamo di ripeterlo ai nostri figli, almeno, io non smetto di ripeterlo a mia figlia: "l'importante, prima di tutto è che tu ti diverta con altri bambini e che incominci con il giusto spirito a fare sport" ma, si sa, sono proprio disubbidienti questi piccoli Triathleti e quando ne hanno voglia, mettono da parte le capriole, gli schiamazzi e gli scherzi per tirar fuori gli artigli e far vedere di che pasta sono fatti.

La sua prima "gara" con gli amici del Varese Triathlon, un evento organizzato dall'associazione sportiva Sci Nordico Varese costituito da un duathlon, mtb e trail running per gli adulti e da una gara non competitiva di circa 700 mt tutt'altro che facile, per i bambini nella categoria dal 2004 al 2006.

Ed eccola li! La mia Aurora, alla partenza di questa "piccola" gara e forse all'inizio di una grande avventura, per lei certamente un po' di tensione, per me, al suo arrivo, tanta commozione (purtroppo, non è proprio facile commuovermi ma questa volta....), ce l'ha messa tutta e ha saputo competere con il giusto spirito ludico, anche se la prima cosa che mi ha chiesto non appena tagliato il traguardo, è stata in quale posizione fosse arrivata tra le "donne"....maddaiii, alla faccia del divertimento!!!

Tutti i bimbi del VaTri hanno tirato fuori le unghie e hanno dato sfoggio della loro grinta e determinazione, a partire dal "piccolo" Achille alla meno piccola, in categoria 2001/2003, Sofia passando per i due inarrestabili Riccardo ed Emanuele,beh, come si suol dire, se il buon giorno si vede dal mattino, è molto probabile che seguiranno tante giornate fantastiche.  


mercoledì 22 ottobre 2014

Nuoto 22/10/2014

Training nuoto


1 x 400 Warm up L1 

1 x 250 L3
1 x 250 pull Buoy L3
1 x 250 L3
10 x 50 pull Buoy L3/L4 R5"

8 x 50 L3 R10"
1 x 50 L5 
1 x 100 cool down L1

Totale 2200mt

Livelli:

  • L1 = bassa intensità, essere in grado di "chiaccherare" senza problemi
  • L2 = intensità moderata, essere in grado di pronunciare correttamente frasi brevi
  • L3 = intensità media, essere in grado di pronunciare correttamente poche parole
  • L4 = intensità alta, impossibile parlare correttamente
  • L5 = intensità massima, lavoro fuori soglia senza risparmiare nulla e silenzio assoluto
Have a good training!

Nuoto 20/10/2014

Training nuoto


1 x 300 Warm up L1
4 x 500 L2/L3 R30"
1 x 200 cool down L1

Totale 2500mt

Livelli:

  • L1 = bassa intensità, essere in grado di "chiaccherare" senza problemi
  • L2 = intensità moderata, essere in grado di pronunciare correttamente frasi brevi
  • L3 = intensità media, essere in grado di pronunciare correttamente poche parole
  • L4 = intensità alta, impossibile parlare correttamente
  • L5 = intensità massima, lavoro fuori soglia senza risparmiare nulla e silenzio assoluto
Have a good training!

venerdì 26 settembre 2014

Nuoto 24/09/2014

Training nuoto


1 x 300 Warm up L1 
1 x 200 pull Buoy L2/L3 R15"
1 x 100 L2/L3 R15"
2 x 25 solo gambe senza tavoletta
2 x 25 L5 R15"
1 x 200 pull Buoy L2/L3 R15"
1 x 100 L2/L3 R15"
2 x 25 solo gambe senza tavoletta
1 x 400 cool down L1

Totale 1450mt

Livelli:
  • L1 = bassa intensità, essere in grado di "chiaccherare" senza problemi
  • L2 = intensità moderata, essere in grado di pronunciare correttamente frasi brevi
  • L3 = intensità media, essere in grado di pronunciare correttamente poche parole
  • L4 = intensità alta, impossibile parlare correttamente
  • L5 = intensità massima, lavoro fuori soglia senza risparmiare nulla e silenzio assoluto
Have a good training!

venerdì 19 settembre 2014

Triathlon Mtb Sotto le Mura 2014 di Bergamo

Un plauso va certamente fatto all'organizzazione! 
Tutti gli aspetti, anche quelli volendo "meno importanti", sono stati evidentemente curati con grande passione e attenzione: la zona cambio ben organizzata e custodita con il deposito borse vicino e anche questo sempre custodito con due sole vie di accesso presidiate costantemente da volontari; il personale a bordo vasca e lungo il percorso doverosamente attento alla sicurezza degli atleti e dei passanti e sempre gentile e disponibile, insomma, tutto ben coordinato e gestito senza troppi fronzoli e con molta concretezza in piena sintonia con la tipica personalità bergamasca.
La partenza della gara è fissata attorno alle nove e mezza del mattino e io arrivo prestissimo, alle otto ho già ritirato il pacco gara e sono già pronto per entrare a preparare la mia zona cambio; fantastico, posso fare tutto con calma e meticolosità come piace a me.
Ha piovuto tutto il giorno prima (e anche quello prima ancora e poi quello prima e via così per quasi tutta l'estate ma questa è un'altra storia...), quindi il fango certamente non manca e io entro in z.c. già col sorriso. 
Tiro fuori la roba dalla borsa nel ordine perfetto a ritroso e dispongo casco e porta numero sulla bike secondo le simulazioni di cambio fatte a casa il giorno prima (siiii sono un maniaco ma cambiarmi in 38 secondi è una cosa che mi da una libidine pazzesca oltre ad essere l'unica cosa in cui sono veloce.....!), poi le scarpe, occhiali e così via. Gestire in maniera estremamente razionale il materiale necessario alla gara è diventato per me uno dei vari "rituali" che mi aiutano ad alleviare la tensione e a concentrarmi su ciò che devo e dovrò fare.
Ore nove e quindici puntuale il briefing, spiegazione chiara e veloce e poi via a bordo vasca. Tutto procede in maniera molto snella, senza intoppi, il volontario a bordo vasca mi consegna la cuffia e mi dice che lui è il mio conta vasche (e dentro di me penso "speriamo che non le conta come le conto io...") e mi "dirà" lui (cosa fa, mi da una botta in testa??) quando avrò finito i miei 750mt; nella corsia siamo in sette e ci si mette subito d'accordo, in base al proprio tempo sui 100mt, sull'ordine di partenza per non rompersi le scatole a vicenda. 
Via si parte! In vasca si tarella come dei matti, non è come in mare dove hai tutto lo spazio che ti pare e "te la puoi prendere comoda"; per i primi 500mt tutti rispettiamo l'ordine di partenza, fino a quando un "collega" fa la minkiata di superarmi così da andare fuori giri e piantarsi davanti a me come un
gatto attaccato al fondello del body, comunque, il mio "pallottoliere umano" mi fa cenno di uscire e mi fiondo in zona cambio. Porta numero, casco e via verso nuove avventure.
Alla faccia dell'avventura! Purtroppo, a causa della "qualche pioggerellina", l'organizzazione è stata costretta a variare il percorso (che ovviamente avevo provato e studiato diverse volte sui rulli collegati all'Ipad con il tracciato reale della gara...minkia mi do fastidio da solo!), comunicando semplicemente che il nuovo percorso avrebbe aggiunto spettacolo alla gara; si, si, proprio uno spettacolo, certo, farsi quei trecento metri di dislivello positivo su una scala con una biammortizzata da 12Kg sulla schiena o a spinta il 31 di agosto è stato decisamente uno spettacolo...il ventricolo destro è uscito un attimo dal petto per prendermi a testate.
Arrivato in cima, quando il volontario ha esclamato "forza che sei arrivato" a me è suonato come "hai vinto al superenalotto", ora posso finalmente usare la bici per la sua funzione, pedalare e pedalando a manetta mi faccio largo tra salite, discese a cannone e tanto, tanto fango.
Non voglio far la parte del presuntuoso ma secondo me, la mountain bike non è un mezzo per deboli
di cuore e fifoni (certo, spesso esagero e ancora più spesso sono per terra..), a differenza della bici da strada dove a volte devi solo pedalare, la mtb la devi guidare e mi faceva un po' tenerezza vedere molti Atleti letteralmente impediti e affrontare le discese o il fango manco stessero pedalando su un letto di uova attenti a non sporcarsi...va beh, spero si siano divertiti lo stesso.
Dopo il mio solo volo, e dopo i vari sali scendi di Bergamo alta dove, devo ammettere, il panorama è veramente molto bello, arrivo alla fine della frazione bike e pieno di fango e non solo (beh, la mountain bike non è l'unico mezzo con cui andare per boschi ma certamente non lascia ingombranti residui maleodoranti...) mi metto a correre e qui arriva la nuova fantastica sorpresa.
Sapevo che c'era una scala sul percorso running,si ma porca miseria (in gara è
volato un bestemmione purtroppo) altri non so quanti metri di dislivello su una scala infinita! Va beh, dopo qualche decina di gradini mi metto a camminare come quasi tutti e, malgrado la scala credetemi decisamente infernale, devo ammettere che il percorso running mi è piaciuto davvero molto ed è l'unico motivo per cui rifarei questa gara oltre che per l'eccellenza dell'organizzazione.

Un po' di analisi, ovviamente basata sulle mie sensazioni e valutazioni, con voto da 1 a 5 dove 1 è pari a "non la rifarei" e 5 è pari a "spettacolare":

Organizzazione
Percorso bike
Percorso run    
Location    
Ristori  
Pacco gara    
Media
    

Alla voce "Pacco gara" ho dato cinque stelle perché oltre al solito banale contenuto (borraccia, merendine, volantini, ecc..), al termine della gara, alla riconsegna del chip, venivano regalati un paio di occhiali da sole sicuramente molto semplici ma comunque apprezzatissimi.

Per chi non è un maestro di mtb è un'ottima gara, percorso tranquillo e quasi per nulla tecnico.

Secondo me, un punto di ristoro in cima alle infinite scale che da Bergamo bassa portano a Bergamo alta che e con il clima del 31 agosto, ci stava bene.


  

  




 
 

giovedì 11 settembre 2014

Movimento centrale BSA, cuscinetti ceramici??

Ancora!! Per l'ennesima volta quell'insieme di rumorini che salgono dal movimento centrale, se non addirittura la rotazione delle pedivelle non più fluida e continua o quasi bloccata. 
In particolare sulla mtb, la polvere, il fango e l'umidità con i conseguenti frequenti lavaggi fatti magari frettolosamente con l'idropulitrice, a lungo andare (o prima del previsto), inevitabilmente, compromettono il buon funzionamento del movimento centrale e le cose che buona parte dei biker può fare in questi casi sono due:

1 - Te la cavi bene con gli attrezzi e non hai paura di combinare disastri, quindi, dopo aver comprato un nuovo m.c. sul web ti dedichi al fai da tè.

2 - Non ti vuoi sporcare le mani e preferisci che lo faccia un "professionista", quindi, carichi il tuo cavallo da guerra o da corsa sulla macchina e la porti dal meccanico di fiducia.

Vanno certamente bene entrambe le soluzioni ma, potrebbe tornarvi utile sapere almeno un po' com'è fatto è come funziona questo benedetto oggetto dal nome così autorevole: IL MOVIMENTO CENTRALE.

Iniziamo col dire che tutti i produttori di componenti per biciclette, assemblano i loro prodotti con altrettanti componenti standardizzati e solo in rarissimi casi utilizzano parti costruite su misura; per meglio spiegarmi entro subito nel nocciolo della questione.

Parti che costituiscono un movimento centrale BSA:
N°  2  Calotte esterne con filetto inglese normalmente in alluminio (6 e 10)
N°  2  Cuscinetti a sfere (sono all'interno delle calotte 6 e 10)
N°  2  Boccole di protezione / chiusura dei cuscinetti (sono la parte esterna che "vedete" sulle calotte              6 e 10)
N°  1  Tubo di plastica di collegamento delle due calotte esterne (8)
N°  2  Guarnizioni o-ring poste sul tubo di plastica per la tenuta con le calotte esterne (9)
N°  X Spessori in metallo (7)

Di forum, articoli e spiegazioni sul movimento centrale ne è pieno il web, concentriamoci solo sul cuore di questo oggetto e quindi sui cuscinetti a sfere.

Quali sono i parametri meccanici che servono ad identificare e quindi a scegliere un cuscinetto a sfere:
1 - Disposizione delle sfere: nel nostro caso e in genere per tutti i cuscinetti che trovate sulla bicicletta, sono a sezione sottile con unica fila di sfere.
2 - Dimensioni: Ø esterno, Ø interno e spessore
3 - Tipo di cuscinetto: 
  • schermato ZZ: le sfere sono protette da entrambi i lati del cuscinetto da anelli in metallo (migliore rotazione, minore protezione ad acqua e polveri)
  • aperto: le sfere sono visibili e non hanno alcuna protezione
  • chiuso 2RS o 2LLU: le sfere sono protette da entrambi i lati del cuscinetto da anelli in gomma (migliore protezione ad acqua e polveri)
4 - Materiale di fabbricazione delle gabbie: c'è ne di diversi tipi ma per la nostra funzione prendiamo in considerazione solo quelli in:
  • lamiera di acciaio
  • ceramica
5 - Materiale di fabbricazione delle sfere: questo è un parametro fondamentale per il nostro portafogli.
  • sfere in acciaio 100Cr6: è il materiale di uso generico, per intenderci, se aprite un cuscinetto montato in movimento centrale del più noto costruttore giapponese di trasmissioni per bicicletta, le sfere sono di questo tipo.
  • sfere ceramiche all'ossido di zirconio: è un materiale inerte alle sostanze corrosive e garantisce elevate prestazioni fino ad una massima temperatura di circa 900°C (..zzo che pedalata...)
  • sfere ceramiche al nitruro di silicio: è un materiale con particolare resistenza all'usura e all'abrasione. Resiste alla corrosione, può non essere lubrificato e garantisce efficienza fino a circa 1400°C.
Poi ci sono una serie di parametri che, a meno ché voi non siate in grado di pedalare a 11.000 rpm con un carico dinamico di 4000 Watt, direi che possiamo anche non prenderli in considerazione...

In tutti gli elementi di cui sopra, ne manca uno: ma la bontà (precisione) di un cuscinetto come la si identifica? 
  • ABEC: è un numerino che va dall'uno al nove, dove, senza scendere nei dettagli di precisione decimale, centesimale, ecc., l'Abec 1 va benissimo sulla nostra bicicletta e l'Abec 9 penso vada benissimo sullo Shuttle (è vero che per noi le due cose spesso coincidono....)
La foto sopra, rappresenta le parti di un cuscinetto 6805 2RS Ceramic speed, che, come potete vedere, non è un cuscinetto in ceramica, che sono tali perché sia le gabbie che le sfere sono in ceramica (foto seguente) ma è un cuscinetto con le gabbie in metallo e le sole sfere in ceramica al nitruro di silicio.
La differenza di costo tra un "ceramico" e un tradizionale ne vale la pena?
No, secondo me e secondo un importante distributore di soli cuscinetti a sfere di ogni tipo della provincia di Milano, la risposta è no. Per la funzione che devono svolgere (in particolare sulla MTB) e per le condizioni a cui vengono sottoposti, i cuscinetti definiti "ibridi", quindi in metallo e ceramica, non sono assolutamente necessari, certo, al tatto sono in maniera (leggermente) percettibile più scorrevoli ma danno scarse garanzie di maggior durata e resistenza rispetto ai cuscinetti tradizionali, questo sicuramente per i requisiti meccanici a cui devono rispondere (basso numero di giri e carico dinamico ridotto) e per il tipo di protezione (cioè  i due anelli in gomma che vedete sulla sinistra della foto) che non cambia tra un cuscinetto in ceramica rispetto a uno tradizionale. Sicuramente le sfere in ceramica sono soggette ad un usura e corrosione decisamente inferiori rispetto a quelle in acciaio ma essendo le gabbie in metallo il risultato finale cambia di un niente. 

Esattamente, quale cuscinetto acquistare?
Nei movimenti centrali BSA vengono utilizzati i 6805 2RS (oppure, con codifica americana 61805 2RS) che hanno un diametro di foro interno di 25mm, un diametro esterno di 37mm ed uno spessore di 7mm. Shimano nei movimenti tipo XT o XTR (SM-BB70, SM-BB93), monta cuscinetti con un spessore di 6mm, comunque nelle calotte ci stanno tranquillamente quelli standard da 7mm.
ll costo sul mercato all'utente finale, può variare dai 6 ai 12 Euro per cuscinetti di marchi leader di mercato prodotti in Cina o in Giappone.

Il mio suggerimento è quello di provare a sostituirveli da soli prima di spendere 20/30 Euro o più per un nuovo movimento centrale, oppure, acquistare un nuovo movimento centrale e rigenerare il vecchio in modo da avere un ricambio pronto all'uso. Gli utensili necessari si trovano a buon mercato e sono:
- Brugola del 5 per smontare la pedivella sinistra
- Un cacciavite piccolo o una punta per sollevare il fermo in plastica che si trova nella fessura tra le brugole della pedivella
- Una chiave apposita per svitare le calotte
- Un cacciavite piatto grosso (non troppo...) e un martello per "picchiare" fuori i cuscinetti dalle calotte.
In seguito un video che spiega molto bene come si fa. Il discorso si complica con i recenti sistemi di movimento centrale press fit, dove per l'estrazione dei cuscinetti dalla scatola del telaio servono utensili particolari e un pochino di malizia da meccanico, comunque, nulla di impossibile.

Se volete ampliare la vostra cultura sui cuscinetti a sfere, potete leggere questo documento redatto da un produttore che spiega approfonditamente la materia.

sabato 16 agosto 2014

Ricettario Sergio Chisari Fitness

Al di là del fatto che Sergio è decisamente una persona gentile e cordiale, devo dire che le ricette da lui pubblicate, per un impedito come me ai fornelli, sono buone, semplici, "pulite" e sopratutto per me, di facile realizzazione! Bravo Sergio!!

Sergio Chisari Fitness

mercoledì 16 luglio 2014

Non è mai stato subito

Sveglia, 6:50.
Uno dei primi pensieri: "oggi cosa devo fare? Bici? Nuoto? Corsa?".
Ok, lavori specifici sul trainer con ripetute brevi, da 1' e 90", tra i 180 e i 280W, poi in pausa pranzo, lavori di resistenza con 2500mt in vasca da 50. 
Va bene, sciacquata di faccia con l'acqua bella fredda, un caffè e nient'altro (azzo che fame però...) in modo da abituare il corpo a nutrirsi anche dei grassi durante lo sforzo, poi, computer acceso con il video più utile a sconfiggere la noia, ipad programmato con i parametri dell'esercizio chiave ant+ connessa e via, un paio di litri di sudore se ne vanno.
Sono le 7 e 45.
Doccia.
Colazione con té (adoro il té, ne ho spesso una collezione di ogni tipo), pane e marmellata, integratori Omega e magari anche un frutto.
Prepara al volo la borsa termica con i due mini pasti, quello delle 10 e 30 e quello delle 18.
Poi, prepara altrettanto al volo la borsa per la piscina, non dimenticare niente, costume, ciabatte, un gel, accappatoio, ecc.
Magari, ricordati che devi anche lavorare, ergo, se eviti di scordarti il telefono e tutto il resto è meglio!
Via, al lavoro, coda infinita come al solito, ne approfitto per le mail, dare un'occhiata a Facebook e bestemmiare un po'.
Ore 10:30, bip, bip, bip, l'Iphone mi ricorda che devo mangiare.
Ore 12:40, di corsa in piscina, tanto, malgrado le continue docce, puzzo ancora di cloro dal giorno prima, mi tuffo e Dory entra nella mia testa "zitto e nuota, nuota e nuota e noi che si fa? nuotiam, nuotiam..".
Rimbalzo, come una pallina impazzita, sulle pareti per una quarantina di minuti.
Finalmente a pranzo! Oggi la fantasia cosa mi spingerà a mangiare?? Ma si dai, penne al pomodoro! Ieri ho mangiato gli spaghetti al pomodoro, l'altro ieri le orecchiette al pomodoro,.......incredibilmente mi concedo anche la solita macedonia!
Tic, tac, tic, tac.
Ore 18:00 bip, bip, bip, l'Iphone mi ricorda ancora che devo mangiare.
Sono le venti e dopo la solita coda infinita, sono a casa, cena a base di proteine, qualche minuto con la famiglia e con i miei due fantastici bimbi.
Ore 21:40, pc acceso, una mezz'oretta di stretching su polpacci, soleo, tibiali e poi un po' di relax sul pc a guardare bici da capogiro o qualche stronz... su Facebook intanto che brindo con gli aminoacidi ramificati per il recupero.
Un'altra giornata se ne andata, un altro piccolo passo in avanti ma è sempre stato così per tutto, non è mai stato facile, non è mai stato subito.

Non e' mai stato facile, non e' mai stato subito 

quel che ho voluto l'ho ottenuto... 
a volte ho pianto un po' 
Lascia che sia una favola mia, se credi che 
le mie parole fanno solo rumore, rumore, rumore... 

la vita e' bella e unica 
la devi riconoscere 
non basta che sia solo Respirare 
la inventi tutti i giorni 
PREGO, e spunto un no 
PREGO dovresti farlo anche tu!! 

Non e' mai stato subito, non e' mai stato facile 

non c'è più fretta non c'è più distanza 
c'è solo volontà 

Non e' mai stato subito, non e' mai stato facile 
anche l'amore e' un treno da aspettare 
se arriva in fondo al cuore! 

Lascia che sia una favola mia, 
se credi che 
le mie parole fanno solo rumore, 
rumore, rumore, rumore... 
la vita e' bella e unica 
la inventi tutti i giorni 

PREGO, e spunto un no 
PREGO, e scelgo un si' 
PREGO, dovresti farlo anche tu 

Non e' mai stato subito 
Non e' mai stato facile 
il tempo passa e giudica 
quello che hai fatto e che farai 

La verità e' che nessuna ti regala niente 
che devi sempre lavorare duro 
e stare attento a non uscire dal giro, dal giro, dal giro 
LA VERITA' E' CHE NESSUNO TI REGALA NIENTE 
CHE DEVI SEMPRE LAVORARE DURO, 
E STARE ATTENTO A NON USCIRE DAL GIRO!! 

Io prego, prego 
dovresti farlo anche tu 
prego, prego 
perché prego 
perché non provi anche tu 

Non e' mai stato subito 
non e' mai stato facile 
quel che ho voluto l'ho ottenuto 
a volte ho pianto sai 
prego, e spunto un NO 
non e' mai stato subito

sabato 12 luglio 2014

Sogni di Rock & Roll

Più o meno, per quelli come me e per molti nati negli anni 70, tutto (o molto..) è iniziato così: 

alla ricerca di qualcosa di diverso, di emozioni, della continua lotta contro una possibile noia e allora, giù ad inventarsi sempre un nuovo modo per far casino, per vivere e, purtroppo, a volte anche per morire, quando, il desiderio di spericolatezza e di guai superava considerevolmente tutti i limiti (in particolare quelli di velocità, vero Maurizio?...)
Ci sono stati e ci saranno molti "periodi" anche se ora, in un certo senso fortunatamente, l'andamento della "sinusoide" della vita è molto più stabile ed accompagnata da una buona dose di responsabilità, c'è stato il periodo di 
immediatamente seguito da un'incredibile livello di energia che poteva diventare negativa e farti capitolare nelle peggiori sfighe degli anni 80, oppure, grazie alla pazienza di mamma e papà ed alla "fortuna" di aver frequentato gli amici e la donna giusta, diventare un qualcosa di positivo e spingerti ad osare molto ma sempre con il rispetto per te stesso e per gli altri, comunque, anche se non sono certamente un esempio di rettitudine, quegli anni erano accompagnati da
Oggi, senza rimorsi o rimpianti, a volte penso che tutto quello che ho fatto e che faccio lo racconta molto bene il secondo Rocker italiano 
Sogni di Rock & Roll, che continuano e durano malgrado l'età! 
Cosa cazzo c'entra tutto questo con il Triathlon?? Tutto il ragionamento nasce da alcune idiozie postate da un tizio che (non so per quale motivo) ho tra gli amici di Facebook e che si spaccia per allenatore di Triathlon; insomma, il soggetto continua sistematicamente a rompere le palle e a polemizzare su chi può e su chi non può fare Triathlon in base alle prestazioni raggiunte, criticando aspramente chi fa un Ironman e "si trascina per 15 ore", mettendo in discussione i regolamenti, le gare, l'alimentazione, l'abbigliamento, ecc., ecc., insomma, la suocera del Triathlon. 
Certo, esiste il diritto di pensiero libero e di opinione ma c'è anche il dovere di non rompere i coglioni!
Ho l'onore di conoscere chi ha chiuso un Ironman in poco più di 10 ore e nei suoi racconti non fa mai cenno alla prestazione ma esprime in modo toccante tutte le emozioni scatenate dall'avventura e dal viaggio per arrivarci. 
C'è chi qualche tempo fa non sapeva nemmeno nuotare e oggi partecipa con determinazione e coraggio a gare di qualsiasi distanza senza spocchia e senza pavoneggiarsi per i risultati ottenuti. 
Di fatto, lo Sport del Triathlon non è il gioco del calcio, dove gli "atleti" vengono riempiti di milioni per passare magari l'intera stagione in panchina e in discoteca, non ci sono certamente i soldi come motivo per spingerti a fare allenamenti durissimi di 3,4 o 5 ore ma, forse, c'è la voglia di fare qualcosa di straordinario prima per se stessi che per gli occhi altrui e di vivere emozioni indimenticabili indipendentemente dalla prestazione, almeno, io la penso così, senza stare a rompere troppo i maroni. 
Per quanto mi riguarda, magari un giorno farò un Ironman in 10 ore oppure in 16 ore, comunque sarà sempre spinto dai sogni di Rock & Roll!! 
Caro supertecnicocoach di sta minkia, un vero Ironman è ogni giorno un Ironman, sia che stia lavando i piatti o che stia facendo lezione in una scuola media della zona più malfamata della città e anche se non farà mai una gara, oppure, se mai la farà e la chiuderà in 8 ore non verrà mai da te a cercare d'insegnarti qualcosa, ma ti guarderà con la pena e il rispetto che meriti.



Grande VaTri!
Colonna sonora:

domenica 6 luglio 2014

Combinato test

Sticamecoparde che caldo! 29°! Il clima ideale per spararsi un bel combinato e capire come reagisco alla corsa dopo una strapazzatina in acqua e una bici.
Parto deciso, evvai di piscina (purtroppo da 25mt..) quasi libera a parte alcune belle "distrazioni" che cerco di non guardare, bravo, rimani concentrato! 




Mi tuffo in acqua e subito tiro due porconi maledicendo il momento che ho deciso di mettere la fascia cardio in acqua, va beh, ormai ce l'ho quindi zitto e nuota; parto comunque bene, sono carico, qualche dolorino solito alla cuffia sinistra ma viaggio ok e tra i rimbalzi sulle sponde e un paio di soste per sistemare quella cazzo di fascia cardio (che nel frattempo era arrivata a misurare la prestazione sessuale..), in 17 minuti sporchi mi sparo gli 850 e sono fuori dall'acqua.
A fionda negli spogliatoi e altro bestemmione, meno male che mi accorgo che c'è la solita tipa (carina..)
che fa le pulizie ed evito di strapparmi il costume di dosso come avevo previsto, quindi, con una flemma inglese obbligata, mi chiudo nel camerino per infilarmi il mitico e strettissimo body del VaTri.
Via, alla macchina, giù la bici, su il casco, gps, guanti, bombe a mano e trick e track e vai a cannone: 22Km con i 32 di media (il Guada avrebbe fatto molto meglio ma io non sono il Guada), mi diverto, sono tranquillo e mi sento proprio bene.
Torno al parcheggio, "picchio" la bici in macchina, tolgo quello che devo togliere (tengo le bombe a mano che non si sa mai...) e comincio a correre. Il primo km faccio finta di non sentire il caldo ma verso il km e mezzo stramazzo e devo rallentare, solo ora mi rendo conto che si, faceva molto caldo, ma il vero deterrente alla mia corsettina è stata la paura di farmi male di nuovo. Comunque corro, non ai 4 per km ma vado come posso e decido di fare la metà dei 5km previsti.
Per finire un bel allenamento anaerobico su core e spalle e anche questa domenica di allenamento è andata, non posso certo dirmi soddisfatto della mi condizione mentale durante la corsa ma, come sempre, riuscirò ad andare oltre.

ANYTHING IS POSSIBLE!! 

lunedì 30 giugno 2014

Ok, ci siamo (+o-)...

A memoria, non ricordo periodo così incasinato per il lavoro e per la salute! 

Un'influenza devastante, seguita da un mal di denti bestiale con tanto di estrazione finale il tutto unito ad una, fortunatamente buona, quantità di lavoro mi hanno portato a stare quasi totalmente fermo per tre settimane.
Tenere un atleta (o almeno uno che si sente tale....) fermo già ė difficile di suo, figuriamoci impedire ad un triathleta di allenarsi, ė quasi impossibile! Concordo infatti con la tesi del mitico #ironguzzo il quale sostiene che bisogna fingere di essere sani  per allenarsi e stare meglio, però, questa volta era veramente impossibile non solo allenarsi ma anche lavorare (anche i triathleti lavorano! Come pausa tra un allenamento e l'altro....), comunque, ora ci sono, tutto intero anche senza un dente e con la novità per me più importante ed ambita negli ultimi sei mesi: POSSO TORNARE A CORRERE :-):-):-). 
Ho già iniziato la fase delicata di riatletizzazione con tanta noia e meticolosità, da un certo punto di vista ė carino riatletizzare, ė come un tuffo nel passato di quando ho cominciato a dedicarmi al podismo; cammina 5 minuti e corri per 10, dopodiché cammina ancora per 5 minuti e poi ricorri per 10, solo in pista o sull'erba, e via così.....chedupalle!
Ma va bene, va benissimo, ora posso fare il trathleta e non il biathleta, non m'importa ne come ne quanto ci vorrà , non me ne frega una mazza se alla fine potrò o riuscirò a tenere i 4:00 per 10km filati, l'importante in questo momento ė concentrasi sul non farsi male di nuovo e sull'abbandonare il peso della privazione forzata.
Le tre settimane di fermo le ho comunque sfruttate bene nel pensare a cosa voglio fare a dove voglio arrivare e a come arrivarci, ebbene, mi sono iscritto con il Grande IronGuadaFox all'olimpico di Forte dei Marmi ed ho iniziato un programma di allenamento IM che spero, voglio, che mi porti a Nizza 2015!

BOIA CHI MOLLA!!!!


domenica 25 maggio 2014

Nuoto 24/05/2014


1 x 1000 L2/L3
1 x 500 pull buoy L3/L4
1 x 500 L2/L3
1 x 200 L1
1 x 100 cd

Totale 2300mt

Livelli:
  • L1 = bassa intensità, essere in grado di "chiaccherare" senza problemi
  • L2 = intensità moderata, essere in grado di pronunciare correttamente frasi brevi
  • L3 = intensità media, essere in grado di pronunciare correttamente poche parole
  • L4 = intensità alta, impossibile parlare correttamente
  • L5 = intensità massima, lavoro fuori soglia senza risparmiare nulla e silenzio assoluto
Have a good training!

venerdì 23 maggio 2014

Nuoto 21/05/2014


1 x 400 wu
1 x 500 pull buoy L2/L3
5 x 100 R 15" L3
10 x 50 R10" L4
1 x 200 cd

Totale 2100 mt

Livelli:
  • L1 = bassa intensità, essere in grado di "chiaccherare" senza problemi
  • L2 = intensità moderata, essere in grado di pronunciare correttamente frasi brevi
  • L3 = intensità media, essere in grado di pronunciare correttamente poche parole
  • L4 = intensità alta, impossibile parlare correttamente
  • L5 = intensità massima, lavoro fuori soglia senza risparmiare nulla e silenzio assoluto
Have a good training!

mercoledì 21 maggio 2014

Dirty triathlon, la cruda verità

C'è poco da raccontarsi e da raccontare balle, porca miseria, il Triathlon non mente. 
Non esiste il goal fatto di culo perché dall'altra parte c'è un portiere impedito e distratto, non c'è una palla che, anche con un lancio maldestro, per qualche ragione da x-file, scivola in un canestro. 
Non c'è dea bendata che tenga, anzi, semmai c'è la sfiga che ci vede benissimo e che ti fa forare a 10km dalla fine della sezione in bici dopo che sei riuscito a fare 80km a cannone. 
Non ci sono avversari con cui fare a botte o arbitri da cornificare e, anche se sei facoltoso, non hai un cazzo di nessuno da corrompere o comprare per la tua vittoria.
Il Triathlon ė bastardo come un Amico vero che ha un master in psicologia e con un cronometro inchiodato nella mano, che ti sbatte in faccia chi sei veramente, quali sono i tuoi limiti, le tue paure e che ti ricorda spesso dove sta il confine tra ciò che vorresti fare e ciò che puoi fare.
E proprio come fai con un Vero Amico, anche se sai che è uno di quelli che ti ci manda senza troppi complimenti, ti rivolgi a lui quando sei affranto e hai bisogno di sfogarti, quando sei solo e decidi di uscire a correre sotto la pioggia e, sopratutto, quando ti vuoi divertire veramente!
C'è una condizione basilare che regola il rapporto di Amicizia, è la solita, niente di complicato: la sincerità.
Non stare ad inventare balle per trasformarle in scuse per quello che non riesci a fare, lo sporco Triathlon ti conosce meglio di quanto immagini, lo sa che stai mentendo e la sua reazione è naturale, ti urla di mollare e di andare affanculo. 
Se vuoi, puoi provare a litigarci, per darti un'idea del risultato che potrai ottenere, ora, prendi in mano un cronometro e inizia a discuterci magari animatamente, ecco, l'unico risultato che otterrai sarà quello di sentirti un demente.
Il Triathlon è fantastico e ti fa combattere con l'unico nemico a cui, se sei sano di mente, non faresti mai veramente del male: te stesso.

Triathlon = nuoto + bici + corsa
Triathleta = preparazione fisica + forza mentale + competenza tecnica

Grazie Triathlon, mi stai facendo capire più cose tu in sei mesi di quante pensavo di averne capite in 42 anni.

La persistenza del Triathleta - Gius Vatrì


giovedì 15 maggio 2014

Il mio primo Triathlon, la prima gara della mia vita!

Beh, da qualche parte si "doveva" pur iniziare no?!?
Non ho mai fatto gare in vita mia, si dai, qualche partitella del caspita a pallavolo, una volta, in quinta elementare ho persino disputato una partita di calcio come difensore (adesso ricordo anche meglio perché odio così tanto il calcio...), comunque, senza mai mettermi in gioco seriamente nello sport.
Ed eccomi li, un po' incredulo e magari anche smarrito, sulla spiaggia di Andora insieme alla mia famiglia e ad altri circa 950 Guerrieri tra cui quelli più determinati: quelli del Varese Triathlon!  
Rewind. Ad una settimana dalla mia prima gara.
Sono in uno stato d'ansia quasi incontrollabile ed in più si aggiunge l'ansia per il fatto che non riesco a gestire l'ansia! Penso solo ed unicamente sempre alla gara e vengo travolto da una valanga di dubbi e di domande di qualsiasi tipo e senza limite all'assurdo: "sono pronto?", "che cazzo sto facendo?", "non ho le scarpe giuste per la bici", "se mi scappa la cacca?", "come faccio a correre con la gamba in queste condizioni?" e via così, mi angoscio ininterrottamente per 4/5 giorni suonati. 
Mi vedevo scappare miseramente dalla spiaggia inventando a me stesso qualche scusa del cazzo giusto per dare la motivazione ad un gesto stupido e codardo.
E poi, Click!! 
Come un automa comincio a ripetere a me stesso: "Respira, pensa a ciò che stai facendo e a ciò che devi fare, proiettati in avanti sulle fasi della gara fino a passare sotto al traguardo, sono 7 messi che ti fai il culo, che vivi in piscina e puzzi sempre di cloro, che riempi bacinelle di sudore sopra i rulli guardando i video di Kona o di Scanno, che ti devasti, per l'ennesima volta, correndo come un pazzo in pista sotto la neve; non puoi mollare, non devi mollare, non esiste alcun motivo per mollare!!!"
Click.
È stato come se qualcuno avesse d'improvviso girato letteralmente un interruttore. L'ansia, le paure, i dubbi si sono uniti trasformandosi in un macigno di consapevolezza e di determinazione. Io arriverò alla fine. 
Non importa quando, non importa come ma io arriverò alla fine. 
Dal giorno prima della gara, divento di una tranquillità disarmante che nemmeno io so spiegare, tranquillità che rimane e mi accompagna sempre (forse un po' troppo, ora mi rendo conto che mettersi a chiacchierare con gli altri "avversari" durante la fase in bici non è stato proprio un atteggiamento competitivo ma  d'altronde, ero talmente sereno...).
Ed eccomi li, con calma preparo tutto quello che devo preparare con la meticolosità di un chirurgo. Dispongo, secondo gli "studi" fatti a casa, il materiale in zona cambio, indosso con calma la muta, insomma, seguo alla perfezione tutto il mio rituale pre-gara che avevo immaginato e pianificato. 
Parto in quinta batteria, cammino sulla spiaggia e sono in posizione centrale rispetto al gruppone di circa 150
triathleti, ed ecco il suono del via, mi fiondo in acqua e dopo un po' di bracciate mi rendo conto che ci sono, che sto nuotando, quando supero altri atleti mi chiedo se sono veramente io, mi sembra di volare sull'acqua. Passo sotto (letteralmente...) alla prima boa e poi alla seconda, tutto bene, poi, a circa 150 metri dalla spiaggia, inizio ad avere problemi di respirazione, faccio talmente fatica a respirare che sono costretto a fare qualche metro a rana e mi assale quasi una crisi di panico che per un attimo mi fa pensare di dover chiamare i soccorsi ma la mente è molto più forte del fisico; in quel momento mi tornano in mente tutti i consigli del Coach Silio e le cose imparate durante i corsi per i brevetti sub. 
Una frase in particolare mi rimbomba nella testa: "è proprio quando siete stanchi che dovete pensare alla tecnica".  
Rincomincio a nuotare, faccio qualche bracciata in "nuoto di avvicinamento" con la testa completamente fuori dall'acqua e poi, giù, ancora a testa bassa fino alla riva. Esco convinto dall'acqua e devo dire che l'aver fatto
le prove di "svestizione" della muta e di T1 in casa sono servite a qualcosa, con decisione mi levo la muta e in una manciata di secondi sono sulla bici.
Parto bene, però sento le gambe un po' di legno, azz..., l'aver provato il percorso a cannone il giorno prima è stato un errore! Verso il settimo km, la mia tranquilla chiacchierata con un altro triathleta, viene interrotta dal "Vai Giuss" di alcuni miei compagni Guerrieri che mi ricordano che sto facendo una gara e anche se le gambe sono un po riluttanti, saluto il mio nuovo amico e mi rimetto a pedalare con un po' di vigore. 
Anche se un po' stanco, o meglio, legnoso, arrivo bene alla T2, mi cambio tranquillo e veloce nel contempo e parto per la sezione per me più dura, la corsa.
Subito dopo i primi 500mt la tibia destra mi urla che il mio fisioterapista mi ha "suggerito" di non correre e devo dire che "l'urlo" è bello forte. Malgrado il dolore assurdo ci metta tutto l'impegno per farmi incazzare, corro sempre con un sorriso euforico stampato in faccia per tutti e 5 i km. Soffro in silenzio, sorridendo, mentre mi torna in mente una frase di un altro Guerriero del VaTri: "non esiste che non finisco una gara, anche solo su una gamba ma arrivo alla fine". Insomma, nel triathlon il "DNF" è molto più umiliante dell'ultimo posto possibile!
Finalmente sotto al traguardo, non ci credo, sono sinceramente felice e sto davvero bene. Saluto e abbraccio i miei compagni e subito vengo raggiunto dalla mia famiglia, abbraccio i miei figli, è finita, tutta la tensione, la fatica e il dolore ora sono un esplosione di colori e di felicità, ho finito la mia prima gara a 42 anni, il mio primo triathlon.
È stato bello combattere questa battaglia con altri 29 Guerrieri, grazie per tutto al Varese Triathlon e grazie  alla mi famiglia per l'enorme comprensione e pazienza!
Ora ho voglia di nuove sfide e anche se non potrò correre per un bel pezzo, per tutto il resto mi allenerò con ancora più determinazione. Il viaggio è solo all'inizio.

Errori che ho commesso prima e durante la gara:
1) partire con una tranquillità eccessiva che mi ha portato ad avere forse un troppo scarso spirito competitivo.
2)  aver provato quasi a ritmo gara il percorso bike il giorno prima, non sono riuscito a recuperare e sono partito con le gambe "segate".
3)  aver perso la concentrazione e la lucidità durante gli ultimi 150/200 mt della sezione di nuoto. Sono stato presto dal panico, la mia mente mi stava per bloccare, la stessa mente che subito dopo mi ha ridato voglia e determinazione. Il timone ce l'hai in mano tu, dipende solo da che parte lo giri!
4)  aver preso un po' alla leggera la fase bike, ma va bene così.

Ora voglio solo curare e guarire la mia maledetta periostite e tornare a correre quanto prima, nel frattempo, cercherò di migliorare la resistenza e la tecnica nel nuoto e la resistenza e potenza in bici in modo da essere pronto per le 2 sfide che mi hanno spinto e motivato verso il triathlon.