venerdì 26 settembre 2014

Nuoto 24/09/2014

Training nuoto


1 x 300 Warm up L1 
1 x 200 pull Buoy L2/L3 R15"
1 x 100 L2/L3 R15"
2 x 25 solo gambe senza tavoletta
2 x 25 L5 R15"
1 x 200 pull Buoy L2/L3 R15"
1 x 100 L2/L3 R15"
2 x 25 solo gambe senza tavoletta
1 x 400 cool down L1

Totale 1450mt

Livelli:
  • L1 = bassa intensità, essere in grado di "chiaccherare" senza problemi
  • L2 = intensità moderata, essere in grado di pronunciare correttamente frasi brevi
  • L3 = intensità media, essere in grado di pronunciare correttamente poche parole
  • L4 = intensità alta, impossibile parlare correttamente
  • L5 = intensità massima, lavoro fuori soglia senza risparmiare nulla e silenzio assoluto
Have a good training!

venerdì 19 settembre 2014

Triathlon Mtb Sotto le Mura 2014 di Bergamo

Un plauso va certamente fatto all'organizzazione! 
Tutti gli aspetti, anche quelli volendo "meno importanti", sono stati evidentemente curati con grande passione e attenzione: la zona cambio ben organizzata e custodita con il deposito borse vicino e anche questo sempre custodito con due sole vie di accesso presidiate costantemente da volontari; il personale a bordo vasca e lungo il percorso doverosamente attento alla sicurezza degli atleti e dei passanti e sempre gentile e disponibile, insomma, tutto ben coordinato e gestito senza troppi fronzoli e con molta concretezza in piena sintonia con la tipica personalità bergamasca.
La partenza della gara è fissata attorno alle nove e mezza del mattino e io arrivo prestissimo, alle otto ho già ritirato il pacco gara e sono già pronto per entrare a preparare la mia zona cambio; fantastico, posso fare tutto con calma e meticolosità come piace a me.
Ha piovuto tutto il giorno prima (e anche quello prima ancora e poi quello prima e via così per quasi tutta l'estate ma questa è un'altra storia...), quindi il fango certamente non manca e io entro in z.c. già col sorriso. 
Tiro fuori la roba dalla borsa nel ordine perfetto a ritroso e dispongo casco e porta numero sulla bike secondo le simulazioni di cambio fatte a casa il giorno prima (siiii sono un maniaco ma cambiarmi in 38 secondi è una cosa che mi da una libidine pazzesca oltre ad essere l'unica cosa in cui sono veloce.....!), poi le scarpe, occhiali e così via. Gestire in maniera estremamente razionale il materiale necessario alla gara è diventato per me uno dei vari "rituali" che mi aiutano ad alleviare la tensione e a concentrarmi su ciò che devo e dovrò fare.
Ore nove e quindici puntuale il briefing, spiegazione chiara e veloce e poi via a bordo vasca. Tutto procede in maniera molto snella, senza intoppi, il volontario a bordo vasca mi consegna la cuffia e mi dice che lui è il mio conta vasche (e dentro di me penso "speriamo che non le conta come le conto io...") e mi "dirà" lui (cosa fa, mi da una botta in testa??) quando avrò finito i miei 750mt; nella corsia siamo in sette e ci si mette subito d'accordo, in base al proprio tempo sui 100mt, sull'ordine di partenza per non rompersi le scatole a vicenda. 
Via si parte! In vasca si tarella come dei matti, non è come in mare dove hai tutto lo spazio che ti pare e "te la puoi prendere comoda"; per i primi 500mt tutti rispettiamo l'ordine di partenza, fino a quando un "collega" fa la minkiata di superarmi così da andare fuori giri e piantarsi davanti a me come un
gatto attaccato al fondello del body, comunque, il mio "pallottoliere umano" mi fa cenno di uscire e mi fiondo in zona cambio. Porta numero, casco e via verso nuove avventure.
Alla faccia dell'avventura! Purtroppo, a causa della "qualche pioggerellina", l'organizzazione è stata costretta a variare il percorso (che ovviamente avevo provato e studiato diverse volte sui rulli collegati all'Ipad con il tracciato reale della gara...minkia mi do fastidio da solo!), comunicando semplicemente che il nuovo percorso avrebbe aggiunto spettacolo alla gara; si, si, proprio uno spettacolo, certo, farsi quei trecento metri di dislivello positivo su una scala con una biammortizzata da 12Kg sulla schiena o a spinta il 31 di agosto è stato decisamente uno spettacolo...il ventricolo destro è uscito un attimo dal petto per prendermi a testate.
Arrivato in cima, quando il volontario ha esclamato "forza che sei arrivato" a me è suonato come "hai vinto al superenalotto", ora posso finalmente usare la bici per la sua funzione, pedalare e pedalando a manetta mi faccio largo tra salite, discese a cannone e tanto, tanto fango.
Non voglio far la parte del presuntuoso ma secondo me, la mountain bike non è un mezzo per deboli
di cuore e fifoni (certo, spesso esagero e ancora più spesso sono per terra..), a differenza della bici da strada dove a volte devi solo pedalare, la mtb la devi guidare e mi faceva un po' tenerezza vedere molti Atleti letteralmente impediti e affrontare le discese o il fango manco stessero pedalando su un letto di uova attenti a non sporcarsi...va beh, spero si siano divertiti lo stesso.
Dopo il mio solo volo, e dopo i vari sali scendi di Bergamo alta dove, devo ammettere, il panorama è veramente molto bello, arrivo alla fine della frazione bike e pieno di fango e non solo (beh, la mountain bike non è l'unico mezzo con cui andare per boschi ma certamente non lascia ingombranti residui maleodoranti...) mi metto a correre e qui arriva la nuova fantastica sorpresa.
Sapevo che c'era una scala sul percorso running,si ma porca miseria (in gara è
volato un bestemmione purtroppo) altri non so quanti metri di dislivello su una scala infinita! Va beh, dopo qualche decina di gradini mi metto a camminare come quasi tutti e, malgrado la scala credetemi decisamente infernale, devo ammettere che il percorso running mi è piaciuto davvero molto ed è l'unico motivo per cui rifarei questa gara oltre che per l'eccellenza dell'organizzazione.

Un po' di analisi, ovviamente basata sulle mie sensazioni e valutazioni, con voto da 1 a 5 dove 1 è pari a "non la rifarei" e 5 è pari a "spettacolare":

Organizzazione
Percorso bike
Percorso run    
Location    
Ristori  
Pacco gara    
Media
    

Alla voce "Pacco gara" ho dato cinque stelle perché oltre al solito banale contenuto (borraccia, merendine, volantini, ecc..), al termine della gara, alla riconsegna del chip, venivano regalati un paio di occhiali da sole sicuramente molto semplici ma comunque apprezzatissimi.

Per chi non è un maestro di mtb è un'ottima gara, percorso tranquillo e quasi per nulla tecnico.

Secondo me, un punto di ristoro in cima alle infinite scale che da Bergamo bassa portano a Bergamo alta che e con il clima del 31 agosto, ci stava bene.


  

  




 
 

giovedì 11 settembre 2014

Movimento centrale BSA, cuscinetti ceramici??

Ancora!! Per l'ennesima volta quell'insieme di rumorini che salgono dal movimento centrale, se non addirittura la rotazione delle pedivelle non più fluida e continua o quasi bloccata. 
In particolare sulla mtb, la polvere, il fango e l'umidità con i conseguenti frequenti lavaggi fatti magari frettolosamente con l'idropulitrice, a lungo andare (o prima del previsto), inevitabilmente, compromettono il buon funzionamento del movimento centrale e le cose che buona parte dei biker può fare in questi casi sono due:

1 - Te la cavi bene con gli attrezzi e non hai paura di combinare disastri, quindi, dopo aver comprato un nuovo m.c. sul web ti dedichi al fai da tè.

2 - Non ti vuoi sporcare le mani e preferisci che lo faccia un "professionista", quindi, carichi il tuo cavallo da guerra o da corsa sulla macchina e la porti dal meccanico di fiducia.

Vanno certamente bene entrambe le soluzioni ma, potrebbe tornarvi utile sapere almeno un po' com'è fatto è come funziona questo benedetto oggetto dal nome così autorevole: IL MOVIMENTO CENTRALE.

Iniziamo col dire che tutti i produttori di componenti per biciclette, assemblano i loro prodotti con altrettanti componenti standardizzati e solo in rarissimi casi utilizzano parti costruite su misura; per meglio spiegarmi entro subito nel nocciolo della questione.

Parti che costituiscono un movimento centrale BSA:
N°  2  Calotte esterne con filetto inglese normalmente in alluminio (6 e 10)
N°  2  Cuscinetti a sfere (sono all'interno delle calotte 6 e 10)
N°  2  Boccole di protezione / chiusura dei cuscinetti (sono la parte esterna che "vedete" sulle calotte              6 e 10)
N°  1  Tubo di plastica di collegamento delle due calotte esterne (8)
N°  2  Guarnizioni o-ring poste sul tubo di plastica per la tenuta con le calotte esterne (9)
N°  X Spessori in metallo (7)

Di forum, articoli e spiegazioni sul movimento centrale ne è pieno il web, concentriamoci solo sul cuore di questo oggetto e quindi sui cuscinetti a sfere.

Quali sono i parametri meccanici che servono ad identificare e quindi a scegliere un cuscinetto a sfere:
1 - Disposizione delle sfere: nel nostro caso e in genere per tutti i cuscinetti che trovate sulla bicicletta, sono a sezione sottile con unica fila di sfere.
2 - Dimensioni: Ø esterno, Ø interno e spessore
3 - Tipo di cuscinetto: 
  • schermato ZZ: le sfere sono protette da entrambi i lati del cuscinetto da anelli in metallo (migliore rotazione, minore protezione ad acqua e polveri)
  • aperto: le sfere sono visibili e non hanno alcuna protezione
  • chiuso 2RS o 2LLU: le sfere sono protette da entrambi i lati del cuscinetto da anelli in gomma (migliore protezione ad acqua e polveri)
4 - Materiale di fabbricazione delle gabbie: c'è ne di diversi tipi ma per la nostra funzione prendiamo in considerazione solo quelli in:
  • lamiera di acciaio
  • ceramica
5 - Materiale di fabbricazione delle sfere: questo è un parametro fondamentale per il nostro portafogli.
  • sfere in acciaio 100Cr6: è il materiale di uso generico, per intenderci, se aprite un cuscinetto montato in movimento centrale del più noto costruttore giapponese di trasmissioni per bicicletta, le sfere sono di questo tipo.
  • sfere ceramiche all'ossido di zirconio: è un materiale inerte alle sostanze corrosive e garantisce elevate prestazioni fino ad una massima temperatura di circa 900°C (..zzo che pedalata...)
  • sfere ceramiche al nitruro di silicio: è un materiale con particolare resistenza all'usura e all'abrasione. Resiste alla corrosione, può non essere lubrificato e garantisce efficienza fino a circa 1400°C.
Poi ci sono una serie di parametri che, a meno ché voi non siate in grado di pedalare a 11.000 rpm con un carico dinamico di 4000 Watt, direi che possiamo anche non prenderli in considerazione...

In tutti gli elementi di cui sopra, ne manca uno: ma la bontà (precisione) di un cuscinetto come la si identifica? 
  • ABEC: è un numerino che va dall'uno al nove, dove, senza scendere nei dettagli di precisione decimale, centesimale, ecc., l'Abec 1 va benissimo sulla nostra bicicletta e l'Abec 9 penso vada benissimo sullo Shuttle (è vero che per noi le due cose spesso coincidono....)
La foto sopra, rappresenta le parti di un cuscinetto 6805 2RS Ceramic speed, che, come potete vedere, non è un cuscinetto in ceramica, che sono tali perché sia le gabbie che le sfere sono in ceramica (foto seguente) ma è un cuscinetto con le gabbie in metallo e le sole sfere in ceramica al nitruro di silicio.
La differenza di costo tra un "ceramico" e un tradizionale ne vale la pena?
No, secondo me e secondo un importante distributore di soli cuscinetti a sfere di ogni tipo della provincia di Milano, la risposta è no. Per la funzione che devono svolgere (in particolare sulla MTB) e per le condizioni a cui vengono sottoposti, i cuscinetti definiti "ibridi", quindi in metallo e ceramica, non sono assolutamente necessari, certo, al tatto sono in maniera (leggermente) percettibile più scorrevoli ma danno scarse garanzie di maggior durata e resistenza rispetto ai cuscinetti tradizionali, questo sicuramente per i requisiti meccanici a cui devono rispondere (basso numero di giri e carico dinamico ridotto) e per il tipo di protezione (cioè  i due anelli in gomma che vedete sulla sinistra della foto) che non cambia tra un cuscinetto in ceramica rispetto a uno tradizionale. Sicuramente le sfere in ceramica sono soggette ad un usura e corrosione decisamente inferiori rispetto a quelle in acciaio ma essendo le gabbie in metallo il risultato finale cambia di un niente. 

Esattamente, quale cuscinetto acquistare?
Nei movimenti centrali BSA vengono utilizzati i 6805 2RS (oppure, con codifica americana 61805 2RS) che hanno un diametro di foro interno di 25mm, un diametro esterno di 37mm ed uno spessore di 7mm. Shimano nei movimenti tipo XT o XTR (SM-BB70, SM-BB93), monta cuscinetti con un spessore di 6mm, comunque nelle calotte ci stanno tranquillamente quelli standard da 7mm.
ll costo sul mercato all'utente finale, può variare dai 6 ai 12 Euro per cuscinetti di marchi leader di mercato prodotti in Cina o in Giappone.

Il mio suggerimento è quello di provare a sostituirveli da soli prima di spendere 20/30 Euro o più per un nuovo movimento centrale, oppure, acquistare un nuovo movimento centrale e rigenerare il vecchio in modo da avere un ricambio pronto all'uso. Gli utensili necessari si trovano a buon mercato e sono:
- Brugola del 5 per smontare la pedivella sinistra
- Un cacciavite piccolo o una punta per sollevare il fermo in plastica che si trova nella fessura tra le brugole della pedivella
- Una chiave apposita per svitare le calotte
- Un cacciavite piatto grosso (non troppo...) e un martello per "picchiare" fuori i cuscinetti dalle calotte.
In seguito un video che spiega molto bene come si fa. Il discorso si complica con i recenti sistemi di movimento centrale press fit, dove per l'estrazione dei cuscinetti dalla scatola del telaio servono utensili particolari e un pochino di malizia da meccanico, comunque, nulla di impossibile.

Se volete ampliare la vostra cultura sui cuscinetti a sfere, potete leggere questo documento redatto da un produttore che spiega approfonditamente la materia.